La famiglia La Farina
Nobile ed antica famiglia, che si vuole originaria di Capua. Possedette il marchesato di Madonia, i feudi di Aliminusa, S. Basile, Margi, Tarbuna, Bordonaro sottano, Madonia, lo chiano delli Zucchi, lo Bosco di Chiusa, l’Aquila, la Colla e Savoca. Un Michele, dottore in leggi, ottenne a 27 marzo 1481 la concessione di trecento tratte annue sui porti e i caricatori del regno, egli stesso comprò il feudo di Margi, del quale ottenne investitura a 9 giugno 1488, il feudo di S. Basile ed il feudo di Tarbuna; un altro Michele fu secreto di Polizzi nel 1548; un Sebastiano fu giudice pretoriano di Palermo negli anni 1602-3, 1622-23 e giudice del concistoro 1626; un Luigi La Farina e Madrigal fu capitano di fanteria 1645, deputato del regno 1648, capitano di una campagnia di cavalli corazzi 1654, cavaliere dell’ordine di S. Giacomo, senatore di Palermo nell’anno 1650-51 ecc., e, con privilegio dato a 14 gennaio 1650 esecutoriato a 10 settembre 1654, ottenne il titolo di marchese di Madonia; un Vincenzo fu senatore di Palermo negli anni 1680-81 e 1682-83. Non sappiamo se quel Giuseppe Farina, di Sciacca, cavaliere di grazia dell’ordine costantiniano, che chiese di essere ammesso alle cariche nobili di detta città di Sciacca ed ottenne a 13 settembre 1816 un parere favorevole dal Protonotaro del Regno, sia appartenuto a questa stessa famiglia.
Arma: di rosso, al castello torricellato di due pezzi merlati d’oro, aperto e finestrato del campo. (Fonte: Nobiliario di Sicilia)
La famiglia La Farina
Nobile ed antica famiglia, che si vuole originaria di Capua. Possedette il marchesato di Madonia, i feudi di Aliminusa, S. Basile, Margi, Tarbuna, Bordonaro sottano, Madonia, lo chiano delli Zucchi, lo Bosco di Chiusa, l’Aquila, la Colla e Savoca. Un Michele, dottore in leggi, ottenne a 27 marzo 1481 la concessione di trecento tratte annue sui porti e i caricatori del regno, egli stesso comprò il feudo di Margi, del quale ottenne investitura a 9 giugno 1488, il feudo di S. Basile ed il feudo di Tarbuna; un altro Michele fu secreto di Polizzi nel 1548; un Sebastiano fu giudice pretoriano di Palermo negli anni 1602-3, 1622-23 e giudice del concistoro 1626; un Luigi La Farina e Madrigal fu capitano di fanteria 1645, deputato del regno 1648, capitano di una campagnia di cavalli corazzi 1654, cavaliere dell’ordine di S. Giacomo, senatore di Palermo nell’anno 1650-51 ecc., e, con privilegio dato a 14 gennaio 1650 esecutoriato a 10 settembre 1654, ottenne il titolo di marchese di Madonia; un Vincenzo fu senatore di Palermo negli anni 1680-81 e 1682-83. Non sappiamo se quel Giuseppe Farina, di Sciacca, cavaliere di grazia dell’ordine costantiniano, che chiese di essere ammesso alle cariche nobili di detta città di Sciacca ed ottenne a 13 settembre 1816 un parere favorevole dal Protonotaro del Regno, sia appartenuto a questa stessa famiglia.
Arma: di rosso, al castello torricellato di due pezzi merlati d’oro, aperto e finestrato del campo. (Fonte: Nobiliario di Sicilia)
Contenuto aggiornato il 27/09/2022
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