Stemma e Gonfalone
L’uso dello Stemma Civico è vietato a chiunque, in via assoluta, di farne uso. L’uso non autorizzato sarà perseguito a norma di legge. Il Sindaco, può autorizzare soggetti pubblici e/o privati, persone fisiche o giuridiche all’utilizzo dello Stemma, per fini non istituzionali, quando ne ravvisi l’opportunità e la convenienza sussistendone un pubblico interesse locale. Chi ne fosse autorizzato deve, a richiesta dell’Amministrazione, dimostrare di farne buon uso. Qualora si ravvisi l’improprietà dell’uso dello stemma, il Sindaco può revocarne l’autorizzazione all’uso (Regolamento per l'uso del gonfalone e dello stemma).
Lo Stemma ed il Gonfalone furono adottati, dall'allora Podestà Cav. Luigi Rinaldi, in seguito alla Dichiarazione di Riconoscimento della Consulta Araldica (a firma del Capo del Governo Benito Mussolini, Presidente della Consulta Araldica) il 27 maggio 1929. Lo Stemma è conforme a quello depositato, presso l'Archivio di Stato di Palermo, nel 1818. Leggi la Dichiarazione di Riconoscimento originale . La dichiarazione di riconoscimento, riporta quanto segue (testualmente) :
1) Spettare al Comune di Castrofilippo, in Provincia di Agrigento, il diritto di fare uso:
a) dello stemma civico miniato in uno dei fogli quì annessi che è: di rosso, all'aquila spiegata d'argento, coronata d'oro, con in petto uno scudetto partito: nel 1° di rosso, al castello di nero; nel 2° pure di rosso a tre bande d'oro, alternate da sette rose dello stesso, poste 1-3-2-1. Ornamenti esteriori del Comune:
b) del seguente gonfalone, miniato nell'altro dei fogli annessi e che consiste in un drappo rettangolare di stoffa azzurra, terminato nella parte inferiore a tre bandoni a forma di vaso irregolare, il centrale più lungo, riccamente ornato con ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto sormontato dell'iscrizione centrale in argento "COMUNE DI CASTROFILIPPO". La stoffa sarà inchiodata per il lato corto superiore ad una asta orizzontale con pomi artisticamente argentati alle due estremità e sospesa mediante lacci anch'essi argentati, con fiocchi simili pendenti dai due lati del gonfalone, ad altra asta verticale ricoperta di velluto azzurro con bullette di metallo bianco poste a spirale e ricamata da una freccia con gambo di metallo argentato con lo stemma del Comune stesso. (Tratto dal volume "Castrofilippo 4000 anni di cronache" di C. Serravillo.)
Riproduzione dell'affresco raffigurante lo stemma di Castrofilippo nel Palazzo Comunale. L'opera fu realizzata da Salvatore Racalbuto e da Vinci. Da una foto eseguita prima dell'abbattimento dei solai. (Tratto dal volume "Castrofilippo nella Storia" di T. Inzalaco)
Lo stemma rappresenta i contrassegni araldici delle famiglie che hanno governato Castrofilippo (Montaperto , Monreale , Cicala e La Farina ).
Blasone della famiglia Montaperto
Blasone della famiglia Cicala
Blasone della famiglia La Farina
Blasone della famiglia Monreale
Stemma e Gonfalone
L’uso dello Stemma Civico è vietato a chiunque, in via assoluta, di farne uso. L’uso non autorizzato sarà perseguito a norma di legge. Il Sindaco, può autorizzare soggetti pubblici e/o privati, persone fisiche o giuridiche all’utilizzo dello Stemma, per fini non istituzionali, quando ne ravvisi l’opportunità e la convenienza sussistendone un pubblico interesse locale. Chi ne fosse autorizzato deve, a richiesta dell’Amministrazione, dimostrare di farne buon uso. Qualora si ravvisi l’improprietà dell’uso dello stemma, il Sindaco può revocarne l’autorizzazione all’uso (Regolamento per l'uso del gonfalone e dello stemma).
Lo Stemma ed il Gonfalone furono adottati, dall'allora Podestà Cav. Luigi Rinaldi, in seguito alla Dichiarazione di Riconoscimento della Consulta Araldica (a firma del Capo del Governo Benito Mussolini, Presidente della Consulta Araldica) il 27 maggio 1929. Lo Stemma è conforme a quello depositato, presso l'Archivio di Stato di Palermo, nel 1818. Leggi la Dichiarazione di Riconoscimento originale . La dichiarazione di riconoscimento, riporta quanto segue (testualmente) :
1) Spettare al Comune di Castrofilippo, in Provincia di Agrigento, il diritto di fare uso:
a) dello stemma civico miniato in uno dei fogli quì annessi che è: di rosso, all'aquila spiegata d'argento, coronata d'oro, con in petto uno scudetto partito: nel 1° di rosso, al castello di nero; nel 2° pure di rosso a tre bande d'oro, alternate da sette rose dello stesso, poste 1-3-2-1. Ornamenti esteriori del Comune:
b) del seguente gonfalone, miniato nell'altro dei fogli annessi e che consiste in un drappo rettangolare di stoffa azzurra, terminato nella parte inferiore a tre bandoni a forma di vaso irregolare, il centrale più lungo, riccamente ornato con ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto sormontato dell'iscrizione centrale in argento "COMUNE DI CASTROFILIPPO". La stoffa sarà inchiodata per il lato corto superiore ad una asta orizzontale con pomi artisticamente argentati alle due estremità e sospesa mediante lacci anch'essi argentati, con fiocchi simili pendenti dai due lati del gonfalone, ad altra asta verticale ricoperta di velluto azzurro con bullette di metallo bianco poste a spirale e ricamata da una freccia con gambo di metallo argentato con lo stemma del Comune stesso. (Tratto dal volume "Castrofilippo 4000 anni di cronache" di C. Serravillo.)
Riproduzione dell'affresco raffigurante lo stemma di Castrofilippo nel Palazzo Comunale. L'opera fu realizzata da Salvatore Racalbuto e da Vinci. Da una foto eseguita prima dell'abbattimento dei solai. (Tratto dal volume "Castrofilippo nella Storia" di T. Inzalaco)
Lo stemma rappresenta i contrassegni araldici delle famiglie che hanno governato Castrofilippo (Montaperto , Monreale , Cicala e La Farina ).
Blasone della famiglia Montaperto
Blasone della famiglia Cicala
Blasone della famiglia La Farina
Blasone della famiglia Monreale
Contenuto aggiornato il 27/09/2022
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